Si è svolta durante il mese di Marzo la campagna di analisi del campione sopravvissuto di manufatti musteriani di Tecchia di Equi Terme, rinvenuti dal Prof. Carlo de Stefani durante i primi scavi tenutesi sul sito dal 1911 al 1919. La Tecchia di Equi Terme si apre sopra l’omonimo paese (frazione di Fivizzano, Massa-Carrara, Toscana, Italia). Le ricerche iniziarono nel 1909 con la scoperta di resti animali chiaramente antichi. Lo scavo della Tecchia di Equi è una delle prime e fondamentali indagini sul passato remoto dell’umanità in Italia, di cui si fecero promotori gli studiosi di Antropologia di Firenze. Gli scavi permisero di scoprire la Grotta interna e misero in luce un importante deposito contenente nella parte più alta resti umani e manufatti dell’Età del Rame e in posizione stratigrafica inferiore resti animali Pleistocenici e manufatti Musteriani, attribuibili alle popolazioni neandertaliane. Nonostante l’importanza dei manufatti, la collezione musteriana è rimasta pressoché inedita; pubblicata solo una breve comunicazione di Iolanda Branchini nel 1929. La rianalisi dei manufatti, secondo metodi attuali, permetterà di reinserire questa importante collezione archeologica all’interno del dibattito scientifico nazionale ed internazionale. Lo studio è avvenuto nell’ambito del progetto di ricerca Marie Skłodowska-Curie Actions “MobiliTy”, condotto da Jacopo Gennai e finanziato dalla Commissione Europea. Si ringrazia il curatore dott. Fabio Di Vincenzo e tutto lo staff del Museo di Storia Naturale – sezione Antropologia ed Etnologia del Sistema Museale dell’Università di Firenze per l’accoglienza e l’assistenza durante lo studio.