Scavo del sito Mesolitico PBM “Paridera Ballarín Marcial”
Le ultime fasi di vita dei cacciatori-raccoglitori europei rappresentano un tema di grande interesse di ricerca. Nel corso dell’Olocene antico e medio, tra i 10.000 e gli 8.000 anni da, tali popolazioni vissero importanti cambiamenti socio-economici, adattandosi a nuove condizioni ambientali e sviluppando nuove forse di mobilità e sussistenza. Sfortunatamente, gli accampamenti di tali gruppi umani sono spesso difficili da individuare e la nostra conoscenza dei loro modi di vita, soprattutto per le ultime fasi del cosiddetto Mesolitico, sono ancora scarse. Per tale ragione, nel 2020, l’Università di Pisa, insieme al Governo di Aragona, ha iniziato lo scavo di un accampamento all’aria aperta, datato al radiocarbonio tra 8200 e 7900 anni fa, che si trova nella regione dei Monegros (Huesca, Spagna), nella valle del fiume Ebro. Il sito, scoperto negli anni ’80 grazie a delle ricognizioni di superficie realizzate dall’archeologo Javier Rei Lanaspa, rischiava di andare distrutto per via dei processi erosivi ed antropici.
Le prime due campagne di scavo hanno messo in luce un accampamento di breve durata, posizionato su di un pendio roccioso, con una zona di scheggiatura litica circondata da varie strutture di combustione in fossa ed aree di focolare. I materiali recuperati, in selce scheggiata proveniente dalle vicine formazioni della Sierra di Alcubierre, sono costituiti da piccoli nuclei, scheggiati a pressione per realizzare lamelle e punte geometriche di forma triangolare e trapezoidale, secondo i canoni del cosiddetto “Mesolitico geometrico” che caratterizza l’ultima fase di vita dei gruppi di cacciatori-raccoglitori prima dell’arrivo del Neolitico e delle prime popolazioni agro-pastorali dall’Oriente.
Contatto: Niccolò Mazzucco
Rassegna stampa