Studiare la Preistoria a Pisa
L’Università di Pisa è uno dei centri di riferimento per l’insegnamento della Preistoria in Italia e qui si sono formate alcune delle figure di maggiore spicco dell’archeologia preistorica che oggi operano in ambito accademico e ministeriale.
L’attuale offerta didattica in Preistoria e Protostoria è attualmente integrata all’interno di due corsi di laurea proposti dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere: il corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali (curriculum: archeologico) e il corso di laurea magistrale in Archeologia (curriculum: pre-protostorico).
I corsi accademici che si occupano di preistoria toccano tanto tematiche storico-archeologiche che metodologiche, prendendo in considerazione l’intero arco cronologico della Preistoria umana, dal Paleolitico inferiore sino all’Età dei metalli.
Summer School e progetti didattici su temi specifici sono organizzate periodicamente e offrono un’ulteriore occasione formativa per studenti italiani e stranieri, includendo scavi ed esperienze dirette sul campo, attività pratiche e laboratoriali. È inoltre possibile proseguire ulteriormente l’attività di ricerca in ambito preistorico attraverso la Scuola di specializzazione in Beni Archeologici e il corso di dottorato in Scienze dell’antichità e archeologia promossi dal Dipartimento, con posti accessibili via concorso.
Corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali
Civiltà Egee
- Svolgimento: 1° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Salvatore Vitale
- Portale Esami: programma 2023-2024
L’obiettivo del corso è di tracciare gli sviluppi fondamentali delle culture attestate nell’Egeo nel corso dell’Età del Bronzo (III e II millennio a.C.). In particolare, le lezioni sono dedicate all’analisi della civiltà minoica, delle civiltà delle isole Cicladi e della civiltà micenea. Nello specifico, nel corso delle lezioni sono affrontati e discussi i seguenti temi, con particolare enfasi sul rapporto tra evidenze materiali, identità culturali e forme socio-politiche complesse:
- Creta, le Cicladi e la Grecia continentale durante il III millennio a.C.;
- La comparsa dei primi palazzi minoici;
- Creta, le Cicladi e la Grecia continentale all’epoca dei secondi palazzi minoici;
- La questione della cosiddetta “talassocrazia minoica” tra mito e realtà;
- Il cosiddetto “Periodo delle Tombe a Fossa” e la comparsa della civiltà micenea nella Grecia continentale;
- La formazione dei palazzi micenei;
- La Grecia continentale e l’Egeo all’epoca dei palazzi micenei;
- La fine dei palazzi micenei e il bacino dell’Egeo negli ultimi due secoli del II millennio a.C.
Preistoria dell’uomo
- Insegnamento: 1° modulo di Archeologia preistorica
- Svolgimento: 1° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Elisabetta Starnini
- Portale Esami: programma 2023-2024
Attivo a partire dall’anno accademico 2023/2024, il corso “Preistoria dell’uomo”, I° modulo di Archeologia preistorica (275LL), si interessa dell’origine, diffusione ed evoluzione fisica, cognitiva e culturale delle prime forme umane dal Pleistocene inferiore fino all’Olocene e degli adattamenti ai diversi ecosistemi del passato in un pianeta in costante mutazione. Il corso affronta quindi temi legati alle strategie di sussistenza, la coevoluzione di specie umana, tecnologia e ambiente, l’introduzione di innovazioni tecnologiche per la produzione di manufatti, fino alle prime forme di espressione simbolica di Sapiens, in una visione critica globale, non eurocentrica.
Preistoria dell’agricoltura
- Insegnamento: 2° modulo di Archeologia preistorica
- Svolgimento: 2° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Niccolò Mazzucco
- Portale Esami: programma 2023-2024
Attivo a partire dall’anno accademico 2023/2024, il corso “Preistoria dell’agricoltura”, II° modulo di Archeologia preistorica (275LL), si interessa dell’origine, diffusione e sviluppo dei primi sistemi agricoli tra fine Pleistocene e durante il corso dell’Olocene e dell’impatto che questi hanno avuto sulle comunità umane e sugli ecosistemi del passato ed attuali. Il corso affronta quindi temi legati alla domesticazione vegetale e animale, la coevoluzione tra specie umana e ambiente, l’introduzione di innovazioni tecnologiche e la creazione dei primi macchinari agricoli, partendo da casi studio da differenti aree del globo, in Europa, in Asia e in Africa.
Corso di laurea magistrale in Archeologia
Archeologia del Neolitico
- Svolgimento: 1° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Niccolò Mazzucco
- Portale Esami: Non attivo nel corso 2023-2024
Attivo negli anni accademici tra 2021/2022 e 2022/2023, il corso “Archeologia del Neolitico” (1341L) tenuto da N. Mazzucco si interessa alla transizione dai sistemi di caccia e raccolta ai sistemi agropastorali partendo da una dettagliata analisi delle fonti archeologiche e delle più recenti teorie sull’origine del Neolitico. Il corso vuole illustrare le trasformazioni vissute dai cacciatori-raccoglitori, dal Tardoglaciale in poi, e come questi cambiamenti hanno portato all’insorgere del Neolitico. Nel corso è quindi trattata l’origine del Neolitico in Vicino Oriente e successivamente la sua espansione verso Occidente e Oriente. Particolare attenzione sarà data alla lettura critica dei cambiamenti climatici e dell’impatto che l’economia agropastorale ebbe sugli ecosistemi del passato.
Archeologia sperimentale
- Svolgimento: 2° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Cristiana Petrinelli Pannocchia
- Portale Esami: programma 2023-2024
Attivo dall’anno accademico 2015/2016, il corso “Archeologia Sperimentale” (840LL), esplora le problematiche legate allo studio della cultura materiale soffermandosi sul metodo sperimentale quale approccio di indagine capace di fornire informazioni sulle catene operazionali che hanno portato alla produzione di un determinato manufatto o processo. Durante le lezioni viene trattata la storia della disciplina e dei dibattiti teoretici che hanno animato il mondo accademico portando ad una formulazione odierna del metodo. Vengono affrontati casi studio che permettono di osservare come l’indagine sperimentale unitamente ad altre metodologie quali l’analisi tracceologica e lo studio etnoarcheologico possono fornire un approccio di studio integrato in grado di consentire la “ri-costruzione biografica” di un determinato manufatto/processo.
Geoarcheologia
- Svolgimento: 1° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Giovanni Boschian
- Portale Esami: programma 2023-2024
Per il corso di Geoarcheologia, studentesse e studenti dovranno acquisire 1) training avanzato sui metodi delle Scienze della Terra nello studio dei processi di formazione dei siti archeologici. 2) capacità di riconoscere siti archeologici. 3) conscenza elementare della stratigrafia applicata ai contesti archeologici. 4) capacità di contestualizzare i siti archeologici nel paesaggio. 5) elementi di evoluzione dei rapporti diacronici tra umani e ambiente. Alla fine del corso i partecipanti dovrebbero essere in grado di ricostruire processi di formazione dei siti archeologici.
Paleoecologia e Bioarcheologia
- Svolgimento: 1° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Lionello Morandi
- Portale Esami: programma 2023-2024
Il corso “Paleoecologia e Bioarcheologia” offre un’ampia panoramica sulle principali metodologie analitiche attualmente in uso per la ricostruzione di ambienti e paesaggi del passato e per affrontare specifiche tematiche archeologiche. In particolare, esso si sofferma sugli indicatori di origine organica presenti in sedimenti naturali, antropici e in materiali archeologici, approfondendo lo studio della paleobotanica (macro- e microresti quali semi e pollini), dei microresti di origine animale da ambienti aquatici e terresti, delle paleoparassitologia, e le potenzialità degli studi isotopici e archeogenetici. Il corso affianca esercitazioni di laboratorio (es. microscopia) a lezioni frontali e attività di tipo seminariale, al fine di offrire anche una base di preparazione pratica e sviluppare negli studenti il senso critico necessario per comprendere e vagliare articoli scientifici.
Preistoria dei cacciatori-raccoglitori
- Insegnamento: 1° modulo di Preistoria e Protostoria Europea
- Svolgimento: 1° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Elisabetta Starnini
- Portale Esami: programma 2023-2024
Attivo a partire dall’anno accademico 2023/2024, il corso “Preistoria dei cacciatori-raccoglitori”, I° modulo di Preistoria e Protostoria Europea (1342L), affronta l’evoluzione delle prime forme di struttura sociale delle popolazioni preistoriche di cacciatori-raccoglitori, l’organizzazione in bande nomadi o semi-sedentarie e le società tribali a partire dal Pleistocene inferiore fino all’Olocene. Il corso esplora quindi anche temi di archeologia sociale, cercando nel registro archeologico gli indizi materiali del mutamento nelle relazioni tra generi, tra individui di una stessa comunità e tra comunità umane di diversa origine geografica e/o etnico-culturale. Verranno anche discussi spunti offerti dal record etnografico per l’interpretazione delle società estinte.
Preistoria della complessità sociale
- Insegnamento: 2° modulo di Preistoria e Protostoria Europea
- Svolgimento: 2° semestre
- Ore: 36
- CFU: 6
- Docente: Niccolò Mazzucco
- Portale Esami: programma 2023-2024
Attivo a partire dall’anno accademico 2023/2024, il corso “Preistoria della complessità sociale”, II° modulo di Preistoria e Protostoria Europea (1342L), affronta il cambiamento delle strutture sociali delle società preistoriche, dall’organizzazione tribale sino alle prime società di classe. Il corso esplora quindi temi di archeologia sociale, cercando nel registro archeologico gli indizi materiali del mutamento nelle relazioni tra sessi, tra individui di una stessa comunità e tra comunità umane di diversa origine geografica e/o culturale. Durante le lezioni tratteremo aspetti legati all’origine della disuguaglianza e dello Stato a partire da esempi e casti studio dalla Preistoria e Protostoria europea.
Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici
Archeologia del Neolitico del Vicino Oriente
- Ore: 30
- CFU: 5
- Docente: Cristiana Petrinelli Pannocchia
Attivo dall’anno accademico 2013/2014, il corso “Archeologia del neolitico del Vicino Oriente”, affronta l’origine, lo sviluppo e la diffusione del neolitico nel Vicino Oriente. Il corso ripercorre le tappe di un graduale processo di cambiamento le cui prime tracce sono riconoscibili nelle dinamiche di mobilità territoriale dei gruppi di cacciatori-raccoglitori natufiani e che progressivamente porta allo sviluppo di società sedentarie, con economie produttive e sempre più complesse. Il corso si sofferma su una analisi delle differenziazioni culturali, sociali ed economiche tra le diverse aree analizzando aspetti quali: l’architettura, le manifestazioni cultuali e funerarie, le produzioni artistiche e le innovazioni tecnologiche.
Riconoscimento dei materiali preistorici
- Ore: 30
- CFU: 5
- Docente: Elisabetta Starnini, Jacopo Gennai
Attivo a partire dall’anno accademico 2021/2022, Il corso, teorico-pratico, è rivolto soprattutto a chi si dovrà cimentare come funzionario o come libero professionista nella tutela dei beni archeologici, ed è concepito per chi non ha avuto possibilità di seguire corsi pratici o laboratori di preistoria sui materiali. Saranno analizzate le principali classi di materiali prodotti dall’uomo fino dai suoi primordi con particolare attenzione alla lettura degli indicatori discriminanti un manufatto preistorico da un ecofatto. Il corso prevede lezioni frontali con esame orale di profitto finale.
Summer Schools
Archaeological Summer School in Abruzzo
- Director: Arturo Marzano
- Scientific director and coordinator: Cristiana Petrinelli Pannocchia
- Permanent school teachers: Alice Vassanelli (UniPi), Vincenzo Palleschi (CNR of Pisa), Hermann Borghesi (Coop. Limes), Serena Cosentino (independent researcher), Gianfranco Mieli (independent researcher), Emanuela Ceccaroni (Superintendence of Abruzzi)
- Staff: Gilda Russo, Agnese Terranova, Lucia Spadacini, Simone Sani
- School partners: Superintendence of Archaeology, Fine Arts and Landscape of Abruzzo, ICCOM-CNR U.O.S. of Pisa and INGV of Rome and L’Aquila, MUSE-CelanoPaludi Museum
- Link: facebook.com/SummerSchoolAbruzzo
The Archaeological summer school in Abruzzo is part of a multi-faceted research program organized by the Department of Civilizations and Forms of Knowledge of the University of Pisa.
The school program arises from the desire to offer students, from all over the world, the chance to participate in current research, allowing them to live an important experience of personal and professional growth.
Our aim is to increase the student’s awareness and skills about archaeological and methodological issues through an intensive program that provided field research, experimental activities, and laboratories.
Progetti didattici
Mesohistories: economia ed ambiente degli ultimi cacciatori-raccoglitori
- Responsabile: Niccolò Mazzucco
- Luogo di svolgimento: Spagna
- Periodo: luglio 2023
- Partner: Università di Pisa, Governo di Aragona, Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), e Universidad de Zaragossa.
Mesohistories è un progetto didattico finanziato dall’Università di Pisa all’interno del bando per Progetti speciali per la didattica – II semestre a.a. 2022/23. L’attività riunisce un gruppo di studenti e ricercatori con il fine di costruire un’esperienza formativa attorno allo studio degli ultimi gruppi di cacciatori raccoglitori europei, dei loro modi di vita, dell’ambiente circostante e della gestione delle risorse naturali allora presenti. Oggetto di tale progetto è quindi l’ecologia preistorica, intesa nella sua più ampia accezione di storia ecologica delle interazioni tra umani e non umani.
Il progetto didattico si concentrerà in particolare sulla regione dei Monegros (Huesca, Spagna) e sul sito archeologico di PBM (Paridera de Ballarin Marcial), un accampamento Mesolitico scavato sotto la direzione di Niccolò Mazzucco (Unipi) e Javier Rey Lanaspa (Gobierno de Aragón). Il questo contesto, gli studenti sono invitati ad esplorare il sito di PBM e la regione dei Monegros, documentando le dinamiche di occupazione del territorio da parte dei gruppi umani, esplorando le loro strategie insediative, le attività economiche da loro svolte, e l’ambiente esistente al tempo, tra 8.000 e 7.800 anni fa. Il percorso didattico proposto agli studenti è caratterizzato da un approccio transdisciplinare che riunisca ricognizioni archeologiche di superficie, scavo stratigrafico e documentazione delle evidenze, campionamenti paleoambientali ed attività laboratoriali su materiali archeologici.
Technology and Science for Cultural Heritage (TeSCH)
- Responsabile: Cristiana Petrinelli Pannocchia
- Luogo di svolgimento: Abruzzo
- Periodo: luglio-agosto 2023
- Partner: Università di Pisa, CNR di Pisa, Università Roma 1, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province dell’Aquila e Teramo
Il progetto Technology and Science for Cultural Heritage (TeSCH) è un progetto didattico finanziato dall’Università di Pisa all’interno del bando per Progetti speciali per la didattica – II semestre a.a. 2022/23.
TeSCH ha come obbiettivo l’approfondimento delle conoscenze sulle metodologie di indagine e diagnostica applicabili ai beni culturali. Durante il percorso accademico gli studenti acquisiscono conoscenze di base sull’archeologia e sui materiali archeologici relativi ai diversi periodi: Preistorici, Protostorici, classici, Medioevali. Il programma TeSCH offre agli studenti la possibilità di partecipare ad un programma full time di tre settimane in cui i ragazzi direttamente sul campo potranno prendere confidenza con i materiali archeologici, imparare a riconoscerli, classificarli, comprenderne il significato e soprattutto capire la corretta metodologia di indagine da applicare. L’esperienza pratica ha lo scopo di far comprendere che i materiali archeologici recuperati all’interno di uno scavo sono parte di un sistema produttivo coordinato, frutto di una comunità che ha lo ha ideato e realizzato. Lo scopo del ricercatore è ricostruire tutto il percorso di vita di quell’oggetto e arrivare a valutarne lo stato di salute attuale.