Buca della Iena, Grotta del Capriolo e Grotta del Cervo contengono importanti manufatti musteriani legati all’attività dei Neanderthal. Questi siti, situati nelle colline vicino a Viareggio in Toscana, furono indagati per la prima volta alla fine degli anni ’60 (Buca della Iena e Grotta del Capriolo), mentre la Grotta del Cervo, nonostante si trovi accanto a Buca della Iena, fu scoperta e indagata molto più tardi, all’inizio degli anni ’90. I tre siti rappresentano alcuni dei pochi siti archeologici stratificati che rivelano manufatti musteriani in Toscana. Il Musteriano è la cultura materiale generalmente associata ai Neanderthal, la specie ominide indigena europea estinta che ha preceduto Homo sapiens.
I contesti stratigrafici sono fondamentali in Archeologia per discernere le relazioni spaziali e cronologiche. Stabilendo cosa si trova sopra o sotto, gli archeologi possono interpretare cosa è più giovane e cosa è più antico; inoltre, datando il materiale associato ai manufatti, possiamo ottenere una data assoluta per i manufatti e l’occupazione umana. I contesti stratigrafici nei tre siti sono ostacolati da decenni di mancanza di ricerca, il che ha comportato la perdita di informazioni sui metodi di scavo e quindi delle relazioni stratigrafiche dei manufatti.
Un nuovo articolo, pubblicato sulla piattaforma Open Research Europe, presenta lo sforzo di pubblicare tutte le risorse ancora disponibili e di trarre nuove interpretazioni su come i manufatti potrebbero essere stati trovati nei siti. Grazie a questo, i manufatti possono essere nuovamente indagati e fare nuova luce sul comportamento dei Neanderthal in Toscana e in Italia.
L’articolo è uno dei primi output scientifici del progetto Raw material provisioning and mobility patterns throughout the Middle-to-Upper Palaeolithic Transition in NW Tuscany (MobiliTy) finanziato nell’a,bito Marie Skłodowska-Curie grant agreement No. 101061427 (Horizon Europe).