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Termina la prima campagna di scavo nel sito Mesolitico di Monte Frignone (San Romano in Garfagnana, Lucca)

I resti di un’accampamento di cacciatori-raccoglitori sono stati messi in luce a poche centinaie di metri da Monte Frignone. La missione archeologica dell’Unviersità di Pisa, guidata da N. Mazzucco e finanziata grazie a un progetto congiunto tra Pisa ed il CSIC (diretto da Juan F. Gibaja), ha permesso di allargare gli scavi realizzati dal Prof. C. Tozzi all’inizio degli anni 2000.

I nuovi risultati hanno evidenziato l’esistenza di un deposito ancora ricco di materiali archeologici, databili, sulla base di prime valutazioni, ad una fase del Mesolitico finale. Oltre ai reperti, sono state messe in luce varie zone di fuoco ed una struttura di fuoco in fossa. I resti carbonizzati raccolti saranno studiati in collaborazione con L. Morandi dell’Università di Pisa e Daniele Arobba del Laboratorio di Archeobotanica del Museo Archaeologico di Finale Ligure per poter determinare non solo le specie vegetali usate come combustile, ma anche identificare eventuali resti di piante e semi commestibili. Obiettivo dello scavo è anche quello di ricostruire l’evoluzione dell’alta montagna garfagnina durante l’Olocene medio.

Diversi studenti di laurea triennale e di laurea magistrale dell’Università di Pisa hanno partecipato: Alvise Bianchi, Tommaso Colombini, Denisa Dragaj, Marco Nait, Arianna Nocchi, Sonia Parisotto, Katerina Pavloglou, Giada Pirrone.

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