Uno studio dell’Università di Pisa guidato da C. Petrinelli Pannocchia, all’interno del progetto di ricerca sul sito “La Marmotta” guidato a M. Mineo, N. Mazzucco e J. F. Gibaja ha dimostrato che il cinabro era usato come colorante già 7500 anni fa.
I pigmenti minerali rossi sono stati utilizzati ampiamente, sin dal Paleolitico superiore, per vari scopi. Tuttavia, la gestione e l’approvvigionamento di questi pigmenti durante i questi periodi rimane poco indagata. Ancora oggi, la scarsa applicazione di analisi fisico-chimiche porta spesso ad un’attribuzione semplicistica di questi pigmenti come ocra. Sulla base dello spoglio della letteratura recente sull’argomento si evidenzia una progressiva introduzione e sfruttamento del cinabro, per ottenere un pigmento rosso, a partire dal settimo millennio a.C. In questo panorama, i nuovi dati ottenuti dalle analisi dei campioni di manufatti provenienti da La Marmotta (Italia) mostrano un ampio uso del cinabro nell’Italia centrale fin dal primo Neolitico e attestano il primo utilizzo di questo minerale nell’area del Mediterraneo occidentale.
Pannocchia, Cristiana Petrinelli, et al. “New evidence reveals the earliest use of cinnabar in the western Mediterranean: The Neolithic settlement of La Marmotta (Lazio, Italy).” Quaternary Science Reviews 335 (2024): 108746. https://doi.org/10.1016/j.quascirev.2024.108746