Giovanni Boschian
Professore Ordinario
Presentazione
Giovanni Boschian (Trieste, 1959)
Sono un geoarcheologo, il che significa che applico i metodi delle Scienze della terra all’Archeologia. Studio i comportamenti degli Ominini (cioè gli umani moderni e loro progenitori) in rapporto alle modificazioni ambientali, tra Pliocene e Olocene antico. Sono convinto che l’evoluzione fisica e culturale siano strettamente collegate e debbano essere studiate nel loro contesto ambientale e sociale. Perciò nelle mie ricerche seguo un approccio interdisciplinare, esaminando i resti di cultura materiale e le tracce lasciate dalle attività umane nella stratificazione archeologica. Applicando i metodi della sedimentologia e della pedologia, sia grotte che siti all’aperto, propongo ipotesi sull’uso degli insediamenti e del paesaggio, o sulle peculiarità di comportamenti degli Ominini. Tutto ciò si chiama Geoarcheologia.
Dopo aver studiato Scienze Geologiche all’Università di Trieste e aver lavorato come libero professionista geoarcheologo per qualche anno (l’esperienza di scavo maturata dall’età di 15 anni mi è stata di grande utilità) sono stato assunto come funzionario tecnico, poi ricercatore e infine professore associato all’Università di Pisa, prima al Dipartimento di Scienze Archeologiche e, dopo la sua morte programmata, al Dipartimento di Biologia. Sono stato Beaufort Visiting Scholar al St. John’s College dell’Università di Cambridge (UK) e attualmente collaboro come Senior Research Associate con il Palaeo-Research Institute dell’Università di Johannesburg (Sudafrica).
Partecipo a ricerche sul campo in Sudafrica, nel sito a Paranthropus robustus di Drimolen (circa 1.8 milioni di anni) e nell’insediamento acheuleano di Amanzi Springs (500-200 k-anni) curando aspetti geoarcheologici e comportamentali e al progetto THOR (Tanzania Hominin Origins Research) assieme alle Università di Dar es-Salaam, Perugia, Roma e Firenze per lo studio degli Ndutu e Naisiusiu Beds di Olduvai Gorge e delle impronte fossili di Australopithecus afarensis di Laetoli (Tanzania).
In Europa orientale (area balcanica) collaboro con colleghi delle Università di Zagabria, Zara e Pola (Croazia) allo studio di siti del Pleistocene superiore e Olocene antico, con particolare focus alla transizione tra Neandertaliani e umani anatomicamente moderni.
Più a est, in Georgia, partecipo al Georgian-Italian Lagodekhi Archaeological Project con le Università Ca’ Foscari di Venezia, Ilia University di Tbilisi e il Lagodekhi Archaeological Museum, riguardo agli aspetti geoarcheologici di insediamenti delle Età del Rame e del Bronzo.
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Pubblicazioni selezionate
Herries, A.I., Arnold, L.J., Boschian, G., Blackwood, A.F., Wilson, C., Mallett, T., Armstrong, B., Demuro, M., Petchey, F., Meredith-Williams, M., Penzo-Kajewski, P., Caruana, M.V. 2022. A marine isotope stage 11 coastal Acheulian workshop with associated wood at Amanzi Springs Area 1, South Africa. Plos one 17(10), e0273714. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0273714
Gerometta, K., Boschian, G., 2022. Herders and caves in Croatia− New geoarchaeological evidence from cave sediments. Vjesnik Arheološkog muzeja u Zagrebu 55(1), 9-41. https://doi.org/10.52064/vamz.55.1.1
Martin JM, Leece AB, Neubauer S, Baker SE, Mongle CS, Boschian G, Schwartz GT, Smith AL, Ledogar JA, Strait DS, Herries AI. Drimolen cranium DNH 155 documents microevolution in an early hominin species. Nature Ecology & Evolution. 2021 Jan;5(1), 38-45. https://doi.org/10.1038/s41559-020-01319-6
Herries, A.I., Martin, J.M., Leece, A.B., Adams, J.W., Boschian, G., Joannes-Boyau, R., Edwards, T.R., Mallett, T., Massey, J., Murszewski, A. and Neubauer, S., 2020. Contemporaneity of australopithecus, paranthropus, and early homo erectus in South Africa. Science, 368(6486), p.eaaw7293. https://doi.org/10.1126/science.aaw7293
Kvavadze, E., Boschian, G., Chichinadze, M., Gagoshidze, I., Gavagnin, K., Martkoplishvili, I. and Rova, E., 2019. Palynological and archaeological evidence for ritual use of wine in the Kura-Araxes Period at Aradetis Orgora (Georgia, Caucasus). Journal of Field Archaeology, 44(8), 500-522. https://doi.org/10.1080/00934690.2019.1669254
Jacopo Conforti
Cultore della materia
Presentazione
Jacopo Conforti (Pontedera, 1985) si occupa dello studio di industrie litiche scheggiate preistoriche applicando un approccio tecnologico e tecno-economico allo studio dei materiali provenienti da contesti che spaziano dal Paleolitico Superiore al Neolitico. Le principali tematiche della sua ricerca sono le industrie litiche in quarzo, la tecnica bipolare su incudine e la determinazione dei litotipi silicei attraverso l’uso del microscopio binoculare. Ha partecipato a numerosi scavi archeologici e missioni di ricerca in Italia e all’estero.
Dopo essersi laureato in Archeologia presso l’Università di Pisa nel 2016, tra gli anni 2016 e 2020, ha svolto il dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità e Archeologia (Dottorato Regionale PEGASO) presso lo stesso ateneo, in cotutela con l’Université Coté d’Azur. Dopo il dottorato ha svolto la libera professione nell’ambito dell’archeologia preventiva. A partire da marzo 2023 è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro all’interno del progetto di ricerca “Distretto della Preistoria di Nardò: l’impresa culturale come trait d’union tra ricerca e divulgazione” (Responsabile Scientifico Prof. Giacomo Eramo – Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro). È attualmente collaboratore e cultore della materia presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
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Pubblicazioni selezionate
Lorenzi F., Colonna A., Dubar M., Zamagni B., Conforti J., (2021). Matériel en pierre polie et non taillée du site néolithique de A Guaita (Morsiglia, Haute-Corse). Bulletin de la Société Préhistorique Française, 118(2): 323-362.
Baills H., Conforti J., Dini M., Tozzi C., (2020). Economie du débitage et économie de la matière première dans l’US2 de la Greppia II. L’Epigravettien final de la Garfagnana (Parc Naturel de l’Orecchiella. Lucca. Italie. Preistoria Alpina, 50 (2020): 5-27.
Villa P., Soriano S., Pollarolo P., Smriglio C., Gaeta M., D’Orazio M., Conforti J., Tozzi C., (2020). Neandertals on the beach: Use of marine resources at Grotta dei Moscerini (Latium, Italy), PLoS ONE 15(1): e0226690. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0226690
Conforti J., Parisi M., (2018). L’industria litica del villaggio trincerato di Trasanello (Matera) durante il Neolitico antico e medio: analisi tecno-economica preliminare, Rivista di Scienze Preistoriche, LXVIII: 35-64. https://doi.org/10.32097/1088
Villa P., Pollarolo L., Conforti J., Marra F., Biagioni C., Degano I., Lucejko J. J., Tozzi C., Pennacchioni M., Zanchetta G., Nicosia C., Martini M., Sibilia E., Panzeri L., (2018). From Neandertals to modern humans: New data on the Uluzzian, PLoS ONE 13(5): e0196786. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0196786
Jacopo Gennai
Assegnista di ricerca Marie Skłodowska-Curie
Presentazione
Sono uno specialista di tecnologia litica, vale a dire che studio i processi di produzione dei manufatti in pietra. Tramite la ricostruzione di tali processi posso dedurre i comportamenti del gruppo umano: le tecniche e lo strumentario impiegati e le attività sul sito. Il mio interesse di ricerca principale è la Transizione tra Paleolitico Medio e Paleolitico Superiore, il momento in cui vivono gli ultimi Neandertaliani e arrivano in Europa i primi gruppi della nostra specie (ca. 60-40 mila anni fa). Ho conseguito il mio dottorato nel 2021 presso l’Università di Colonia, dall’Ottobre 2022 sono in forze al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa come ricercatore nell’ambito di un progetto finanziato Marie Curie Sklodowska Actions.
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Pubblicazioni selezionate
Gennai, J., Schemmel, M., & Richter, J. (2023). Pointing to the Ahmarian. Lithic Technology and the El-Wad Points of Al-Ansab 1. Journal of Paleolithic Archaeology, 6(1), 6. https://doi.org/10.1007/s41982-022-00131-x
Chu, W., McLin, S., Wöstehoff, L., Ciornei, A., Gennai, J., Marreiros, J., & Doboș, A. (2022). Aurignacian dynamics in Southeastern Europe based on spatial analysis, sediment geochemistry, raw materials, lithic analysis, and use-wear from Românești-Dumbrăvița. Scientific Reports, 12(1), 14152. https://doi.org/10.1038/s41598-022-15544-5
Delpiano, D., Gennai, J., & Peresani, M. (2021). Techno-functional implication on the production of discoid and Levallois backed implements. Lithic Technology, 46(3), 171-191. https://doi.org/10.1080/01977261.2021.1886487
Gennai, J., Peresani, M., & Richter, J. (2021). Blades, bladelets or blade (let) s? Investigating early Upper Palaeolithic technology and taxonomical considerations: Klingen, Lamellen oder beides? Untersuchungen zur früh-jungpaläolithischen Technologie und taxonomische Überlegungen. Quartär–Internationales Jahrbuch zur Erforschung des Eiszeitalters und der Steinzeit, 68, 71-116. https://doi.org/10.7485/qu.2021.68.94298
Gennai, J., (2021). Back to the lithics: technological comparison of early Upper Palaeolithic assemblages from Al-Ansab/ Jordan, Româneşti-Dumbrăviţa/ Romania and Fumane/ Italy. PhD thesis, Universität zu Köln. https://kups.ub.uni-koeln.de/53384/
Niccolò Mazzucco
Professore Associato
Presentazione
Niccolò Mazzucco (Firenze, 1984) si occupa dello studio della transizione dai sistemi di caccia e raccolta ai sistemi agricoli nel Mediterraneo ed in Vicino Oriente, durante l’Olocene. Il suo approccio allo studio delle cosiddette popolazioni Mesolitiche e Neolitiche si basa su una lettura paleoeconomica del registro materiali, ed in particolare delle industrie in pietra, attraverso lo studio tecnologico e delle tracce d’usura. Attualmente, partecipa in numerose missioni di ricerca e scavo in Italia ed all’estero, nel Mediterraneo occidentale (Spagna, Italia) ed in Oriente (Cipro, Oman).
Dopo essersi laureato in Archeologia prestorica presso l’Università di Firenze nel 2009, tra gli anni 2010 e 2014 ha svolto un dottorato di ricerca all’Università Autonoma di Barcellona, grazie ad una borsa di studio del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC, Spagna) (programma JAEpre). Dopo il dottorato, nel 2015 ha ottenuto un finanziamento della Fondation Fyssen per svolgere due anni di postdoc presso l’UMR 7055 PréTech del CNRS (Francia). Successivamente, nel 2017 ha ottenuto un contratto postdoc di un anno finanziato dall’Université Paris Lumières. Nel 2018 è risultato vincitore del bando Marie Skłodowska Curie-Individual Fellowship (EU), per svolgere un progetto di ricerca presso il gruppo Archaeology of Social Dynamics del CSIC (Spagna). Nel corso del 2020 ha ottenuto un ulteriore contratto postdottorale all’interno del programma Juan de la Cierva-incorporación del Ministerio de Ciencia e Innovación (Spagna). Dal 2021 al 2024 è stato ricercatore a tempo determinato RTDb presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, nell’ambito del programma “Rientro dei Cervelli” Rita Levi Montalcini. Sta attualmente dirigendo scavi sul Mesolitico e Neolitico in Europa (MESApennines e PBM) e in Oriente (PrehistOman).
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Pubblicazioni selezionate
Mineo, M., Gibaja, J.F., Mazzucco, N. (editors) (2023). The Submerged Site of La Marmotta (Rome, Italy): Decrypting a Neolithic Society. Oxbow Books. ISBN: 9781789258714
Mazzucco, N., Mineo, M., Arobba, D., Caramiello, R., Caruso Fermé, L., Gassin, B., … & Gibaja, J. F. (2022). Multiproxy study of 7500-year-old wooden sickles from the Lakeshore Village of La Marmotta, Italy. Scientific Reports, 12(1), 14976. https://doi.org/10.1038/s41598-022-18597-8
Mazzucco, N., Sabanov, A., Antolín, F., Naumov, G., Fidanoski, L., & Gibaja, J. F. (2022). The spread of agriculture in south-eastern Europe: new data from North Macedonia. Antiquity, 96(385), 15-33. https://doi.org/10.15184/aqy.2021.32
Mazzucco, N., Ibáñez, J. J., Capuzzo, G., Gassin, B., Mineo, M. & Gibaja, J. F. (2020). Migration, adaptation, innovation: The spread of Neolithic harvesting technologies in the Mediterranean. PloS ONE, 15(4): e0232455. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0232455.
Mazzucco, N. & Gibaja, J.F. (2018). A palaeoeconomic perspective on the Early Neolithic lithic assemblages of the N–NE of the Iberian Peninsula. Quant. Int., 472(PartB): 236–245. https://doi.org/10.1016/j.jaa.2018.06.003
Lionello Morandi
Ricercatore RTDA Programma NextGenerationEU
Presentazione
Lionello Morandi è Ricercatore presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Laureatosi all’Unversità degli Studi di Milano (triennale) e all’Università degli Studi di Torino (magistrale), ha poi conseguito un ulteriore diploma specialistico presso la University of Reading (Master of Science), dove ha poi condotto un dottorato di ricerca (PhD in Archaeology) finanziato dall’Arts and Humanities Research Council. In seguito ha svolto analisi paleoambientali nell’ambito dell’archeologia d’emergenza, e ha ricoperto una posizione di post-dottorato presso la Eberhard Karls Universität Tübingen, dove è membro dell’Archaeometry Research Group come Honorary Research Fellow.
I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sull’uso degli indicatori bioarcheologici e archeobotanici nella ricerca archeologica, il bacino del Mediterraneo tra II e I millennio a.C., l’archeologia sperimentale e metodi etnoarcheologici. Ha applicato sia approcci tradizionali di matrice socio-culturale sia diverse tecniche di laboratorio allo studio di vari contesti culturali, dal pastoralismo neolitico alla società etrusca e l’Europa medievale. Attualmente è attivo in diversi progetti, tra i quali “The Raw and the Cooked: A Biomolecular Approach to Culinary Traditions in Multicultural Medieval Iberia” (Università di Pisa, NextGenerationEU Programme) e “Crafts and the City: Ceramic Production in Etruria at the Dawn of the Urbanisation (late 10th –mid 7th cent. BCE)” (Eberhard Karls Universität Tübingen, Baden-Württemberg Stiftung gGmbH).
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Pubblicazioni selezionate
Morandi, L. F., Amicone, S. (2023). Ceramic traditions and technological choices revealed by early Iron Age funerary vessels: the case of Vetulonia (southern Tuscany), STAR 9(1), 2217558. https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/20548923.2023.2217558.
Morandi, L. F. (2022). La Collezione Guidi nel Museo Archeologico di Grosseto. La necropoli di Colle Baroncio e la prima età del Ferro a Vetulonia. Quaderni del MAAM. Arcidosso: Effigi.
Morandi, L. F., Frémondeau, D., Müldner, G., Maggi, R. (2021). Sequential analyses of bovid tooth enamel and dentine collagen (δ18O, δ13C, δ15N): new insights into animal husbandry between the Late Neolithic and the Early Bronze Age at Tana del Barletta (Ligurian Prealps), Archaeological and Anthropological Sciences 13(9). https://link.springer.com/article/10.1007/s12520-021-01418-w
Morandi, L. F. (2020). An ethnoarchaeological case study of dung fungal spore and faecal spherulite taphonomy in a pastoral cave deposit, Environmental Archaeology 25(2), 198-207.
Morandi, L. F., Porta, S. N., Ribechini, E. (2018). Evidence for birch bark tar use as an adhesive and decorative element in Early Iron Age central Italy: technological and socio‐economic implications, Archaeometry 60(5): 1077-1087.
Cristiana Petrinelli Pannocchia
Personale tecnico-amministrativo
Presentazione
Cristiana Petrinelli Pannocchia è tecnico-archeologo presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
È specializzata nello studio tecno-tipologico e funzionale dei manufatti litici, che applica a vari siti e periodi per indagare tematiche come l’identità e la diversità sociale.
È particolarmente interessata a come possiamo applicare il concetto di “chaîne opératoire” ai diversi manufatti per investigare i modi di vita e i tratti culturali e tradizionali dei primi agricoltori in Europa.
Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa (2004-2007), con attività di ricerca incentrata sull’indagine traceologica di manufatti neolitici in pietra scheggiata di alcuni siti dell’Italia centro-meridionale. Per approfondire le sue conoscenze e competenze, ha continuato la sua formazione attraverso stage presso l’Universitè du Sophia Antipolis e l’Universitè Paris 1- College Ecole Doctoral.
Durante la sua carriera si è dedicata all’analisi delle industrie litiche di importanti siti neolitici dell’Italia centrale, ha lavorato come archeologa commerciale e collaboratrice archeologa per vari Musei comunali della Toscana.
Dal 2019 è responsabile scientifico delle attività di indagine presso Rio Tana (AQ), insediamento neolitico antico dell’Italia centrale.
Dal 2013 è docente di diversi corsi presso l’Università di Pisa per studenti triennali e magistrali, nonché per la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Pisa.
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Pubblicazioni selezionate
Petrinelli Pannocchia, C. 2021. The Neolithic to Copper age transition in central Italy: a view from the chipped stone artefacts of Fossacesia (CH, Abruzzo), Origini, XLIV, 65-92. https://dx.doi.org/10.48235/1006
Petrinelli Pannocchia, C., Vassanelli, A. 2021. The First Italian Farmers: the role of stone ornaments in tradition, innovation and cultural change. 1st Conference on the Early Neolithic of Europe – ENE 2019. Open Archaeology, 7: 1398–1424. https://doi.org/10.1515/opar-2020-0175
Radi, G., Petrinelli Pannocchia, C., 2018. The beginning of the Neolithic Era in Central Italy, The expansion of the Neolithic in the Central-Western Mediterranean, Quaternary International, pp 270-284. https://dx.doi.org/10.1016/j.quaint.2017.06.063
Mazzucco, N., Capuzzo, G., Petrinelli Pannocchia, C., Ibáñez, J.J., Gibaja, J.F., 2018. Time of Harvests: Crop-reaping Tools and the Spread of Neolithic into the Central-Western Mediterranean, The expansion of the Neolithic in the Central-Western Mediterranean, Quaternary International, pp 511-528. https://dx.doi.org/10.15184/aqy.2016.273
Ucelli Gnesutta, P., Boschian, G., Cantoro, G., Castiglioni, E., Dini, M., Maspero†, A., Petrinelli Pannocchia, C., Rottoli., M., 2006. I livelli epigravettiani della Grotta delle Settecannelle (Viterbo), in Rivista di Scienze Preistoriche, LVI,Tipografia Latini, Firenze, pp. 127-184.
Marco Serradimigni
Cultore della materia
Presentazione
Archeologo preistorico, si occupa prevalentemente dello studio dei complessi litici scheggiati paleo-mesolitici e neolitici (Paleolitico medio, Paleolitico superiore finale, Mesolitico, Neolitico antico/medio) in relazione alle dinamiche del comportamento umano in merito allo sfruttamento del territorio e i relativi aspetti tecno-economici. Esperto di indagini archeologiche e geoarcheologiche in grotta, allo stesso tempo si è altresì occupato di problematiche inerenti alla neolitizzazione del territorio italiano centro-meridionale. Collabora con studiosi italiani e stranieri per quanto riguarda la Geoarcheologia e la tecnologia litica, ambito quest’ultimo approfondito anche sotto l’aspetto della scheggiatura sperimentale per la ricostruzione delle principali catene operative messe in atto dai gruppi umani preistorici. È stato assegnista di ricerca nei Dipartimenti di Scienze della Terra e di Biologia dell’Università di Pisa, occupandosi del più antico popolamento umano nei territori dell’arco Ligure-Provenzale e dell’Abruzzo interno.
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Pubblicazioni selezionate
- Boschian, G., Serradimigni M., Colombo M., Ghislandi S., Grifoni Cremonesi R., 2017, Change fast or change slow? Late Glacial and Early Holocene cultures in a changing environment at Grotta Continenza, Central Italy, Quaternary International, 450: 186-208 (http://dx.doi.org/10.1016/j.quaint.2016.12.027) (ISSN: 1040-6182) (Impact Factor: 2.067).
- Serradimigni M., Tozzi C. 2017, Il complesso litico in selce scheggiata proveniente dal villaggio di Ripatetta (Lucera-FG): aspetti tecno-tipologici, Studi di Preistoria e Protostoria, 4, Preistoria e Protostoria della Puglia, pp. 253-260 (ISBN: 978-88-6045-060-9).
- Serradimigni M., Tozzi C., 2019, Note preliminari sul giacimento paleo-mesolitico di Piazzana (Coreglia Antelminelli – LU): un sito pluristratificato di quota dall’Epigravettiano finale al Castelnoviano, Book of abstracts – Incontri Annuali di Preistoria e Protostoria, 7, pp. 88-89 (ISBN 978 88 6045 0760).
- Tomasso A., Serradimigni M., Ricci G., Mihailovic D., 2020, Lost in Transition: between Late Pleistocene and Early Holocene around the Adriatic, Quaternary International, 564, 30: 3-15 (https://doi.org/10.1016/j.quaint.2019.07.033) (Impact Factor: 2.003).
- Serradimigni M., 2020, Il Paleolitico: i livelli del Musteriano, dell’Uluzziano, del Gravettiano e dell’Epigravettiano antico, in Ingravallo E., Grifoni R., (a cura di), La Grotta delle Veneri di Parabita, Bibliotheca Archaeologica-Collana di archeologia (Peer Rewiew), pp. 19-38 (ISBN 978-88-7228-937-2); (ISSN 1724-8523); (http://dx.doi.org/10.4475/937).
Elisabetta Starnini
Professore associato
Presentazione
Elisabetta Starnini è attualmente Professore Associato di Preistoria e Protostoria presso l’Università di Pisa, in cui lavora dal 2018. Si è laureata in Lettere e perfezionata in Archeologia e Storia dell’arte antica a Genova ed è Dottore di ricerca in Preistoria dei paesi mediterranei. Già assegnista di ricerca presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia (2008-2009), ha poi insegnato a contratto Preistoria e Protostoria ed Archeometria presso numerose università italiane: l’Università di Genova (2001-2002), l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia (2005-2006), l’Università degli Studi di Milano (2004-2005 e 2006-2007) e l’Università di Torino (2012-2017). Si è sempre occupata di applicazioni scientifiche nella ricerca archeologica, soprattutto nel campo della Preistoria, interessandosi allo studio delle industrie litiche, ceramiche, ornamenti e figurine. Ha una lunga esperienza di ricerca archeologica e scientifica in Italia e all’estero (Oman, Pakistan, Libia, Ungheria, Grecia) ed è autrice di oltre 300 lavori a stampa pubblicati in riviste scientifiche sia italiane, sia estere. Da oltre 20 anni compie ricerche archeologiche e archeometriche finalizzate alla comprensione dei rapporti tra il Neolitico dell’Italia Settentrionale, del Bacino dell’Adriatico, della Grande Pianura Ungherese e dei Balcani attraverso la caratterizzazione delle materie prime delle per individuarne la provenienza e le modalità di circolazione. Negli ultimi anni si è occupata, in particolare, della preistoria sull’isola di Lemnos e sulle montagne della catena del Pindo (GR), in collaborazione con l’Università di Salonicco (GR) e di Ca’ Foscari (Venezia). È stata membro dell’Unità di Ricerca del progetto S-P-HERITAGE (2021-2023) che studia la risposta delle popolazioni umane alle variazioni del livello del mare, progetto di ricerca interdisciplinare del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa finanziato dal MUR nell’ambito del bando FISR_2019. È la responsabile (P.I.) del progetto PRIN2022 CHRONOS – The obsidian route in the central Mediterranean: diaCHRONic pathways and cultural connectiOnS (https://preistoria.cfs.unipi.it/ricerca/chronos/)
Pubblicazioni selezionate
Starnini, E., 2022 – In the beginning: Exploring integrity of anthropomorphic images in prehistoric Europe, in: Miniaci G. (ed.) Breaking Images. Damage and Mutilation of Ancient Figurines Multidisciplinary Approaches to Ancient Societies, Volume 2, Oxbow, pp. 53-65.
Efstratiou, N., Biagi, P., Starnini, E., Kyriakou, D., Eleftheriadou, A., 2022 – Agia Marina and Peristereònas: Two new Epipalaeolithic sites in the Island of Lemnos (Greece), Journal of Paleolithic Archaeology, 41982, pp. 1-34, article number JPLA-D-22-00002R2, http://dx.doi.org/10.1007/s41982-022-00118-8
Starnini, E., 2018 -The Figurines from the Early Neolithic Settlement of Mavropigi (Western Greek Macedonia) and their significance in the Neolithization process of Greece. Eurasian Prehistory, 14, pp. 1-98
Starnini, E. 2014 – Fired clay, plastic figurines of the Körös Culture from the excavations of the EarlyNeolithic sites of the Körös Culture in the Körös Valley, Hungary. Quaderni della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia, n. 14, Trieste. 314 pp.
Starnini, E. 2008 – Material culture traditions and identity. In: D. Bailey, A. Whittle, D. Hofmann (eds.), Living Well Together.Settlement and Materiality in the Neolithic of South-East and Central Europe: 101-107. Oxbow Books, Oxford.
Alice Vassanelli
Borsista di dottorato in Scienze dell’Antichità e Archeologia
Presentazione
Alice Vassanelli è attualmente iscritta al dottorato regionale in Archeologia dell’Università di Pisa, con un progetto dal titolo: OrnaMed_Ruolo e significato degli ornamenti personali litici nelle comunità agricolo-pastorali antiche del Mediterraneo: tradizioni, tecniche, funzionalità.
I suoi principali interessi di ricerca riguardano la cultura materiale pre-protostorica e il loro utilizzo come chiave di lettura delle dinamiche di interazione tra uomo e ambiente. Si occupa anche degli antichi processi di produzione, uso e circolazione dei manufatti, con un interesse specifico per gli oggetti ornamentali.
La sua carriera accademica è iniziata presso l’Università di Pisa con una laurea in Scienze dei Beni Culturali e una Laurea Magistrale in Archeologia Preistorica.
Nel 2020 si specializza presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Pisa. Contemporaneamente, ha vinto un assegno di ricerca biennale (2020-2022) per il progetto MARMO: Metodologie di Analisi per la Ricerca sul Marmo preistoricO, promosso e cofinanziato dalla Regione Toscana (POR FSE RT 2014/2020-programma dell’intervento “UNIPI_ACT”), con uno studio sul primo utilizzo del marmo in età preistorica. Ha partecipato a numerosi scavi archeologici. Dal 2014 partecipa alle campagne effettuate nei siti del neolitico antico di Colle Santo Stefano e Rio Tana in Abruzzo (AQ, Italia) nelle quali nel tempo è diventata direttore di cantiere e responsabile dei reperti archeologici.
Negli anni ha collaborato in qualità di relatore e tutor alla “Summer School of Archaeology in Abruzzo” (2014-2022) e a speciali progetti didattici, quali “Outdoor Archaeology” (2019) e “ProArch_ Professione Archeologo” (2022). Programmi promossi dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere (Università di Pisa), volti ad accrescere le competenze sul campo degli studenti universitari iscritti a discipline archeologiche in Istituti italiani e stranieri.
È stata co-docente del corso “Riconoscimento di manufatti preistorici: litica e ceramica”, presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Pisa (AA 2020/21), e attualmente è cultore della materia per gli insegnamenti di Archeologia Sperimentale (Corso di Laurea Magistrale in Archeologia) e Archeologia Preistorica (Corso di Laurea Triennale in Scienze dei Beni Culturali), presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa.
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Pubblicazioni selezionate
Vassanelli A., Petrinelli Pannocchia C., Starnini E. (under review). The chaîne opératoire approach for interpreting personal ornament production: marble beads in Copper Age Tuscany (Italy). Special Issue: Reconsidering the ChaîneOpératoire: Towards a Multifaceted Approach to the Archaeology of Techniques; Open Archaeology.
Petrinelli Pannocchia C., Vassanelli A., 2023. The Botanical Ornaments of La Marmotta. In Mineo M., Gibaja J., Mazzucco N. (Eds.) The Submerged Site of La Marmotta (Rome, Italy): Decrypting a Neolithic Society. Oxbow Books, 2023.
Petrinelli Pannocchia C., Vassanelli A., Naime Y., Terranova A., Sani S., Spadacini L., Ceccaroni E., 2022. Le nuove ricerche sul sito neolitico di Rio Tana (Lecce nei Marsi, AQ). In Atti del V Convegno di Archeologia “Il Fucino e le aree limitrofe nell’Antichità”; Avezzano, 6-7 novembre 2021, pp. 73-86.
Vassanelli, A., Petrinelli Pannocchia, C., 2021. I vaghi in steatite di età pre-protostorica del territorio livornese (Toscana). AGOGHE’, Atti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, Volumi XIV-XVIII, 2017-2021, Pisa University Press, 2021 pp. 59-72. https://doi.org/10.12871/97888333961257
Petrinelli Pannocchia C., Vassanelli A., 2021. The First Italian Farmers: The Role of Stone Ornaments in Tradition, Innovation, and Cultural Change. Open Archaeology, 7, pp. 1398 -1424. https://doi.org/10.1515/opar-2020-0175
Salvatore Vitale
Ricercatore RTDB
Presentazione
Gli interessi principali di Salvatore Vitale (Lamezia Terme, 1976) concernono la preistoria e la protostoria dell’Egeo, dalla fine del periodo Neolitico alla Prima Età del Ferro. In questi ambiti, Salvatore Vitale si è occupato di ceramiche e cronologia relativa; analisi spaziale del paesaggio antico, sia naturale che costruito; processi di formazione delle identità culturali; e archeologia teorica, con enfasi sulle fasi palaziali della civiltà minoica e della civiltà micenea. Su questi argomenti, Salvatore Vitale ha pubblicato una monografia e svariati articoli in riviste come Hesperia, l’Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene e Quaternary International, mentre altri contributi sono apparsi in serie internazionali di grande circolazione, come AEGAEUM.
Salvatore Vitale ha conseguito la Laurea in Lettere Classiche e il Dottorato in Archeologia all’Università di Pisa, rispettivamente nel 2001 e nel 2007. In seguito, ha svolto due post-dottorati alle Università della Calabria e di Cincinnati e una borsa di Perfezionamento presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene. Nel 2020, ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) alle funzioni di Professore di Seconda Fascia nel settore concorsuale di Archeologia (10/A1).
Dal settembre 2022, Salvatore Vitale ha preso servizio come Ricercatore (RTDB) di Civiltà Egee nel Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Precedentemente, aveva insegnato materie collegate all’archeologia egea e alle civiltà preistoriche e protostoriche del Mediterraneo alle Università di Milano, Pisa e Salerno e alla Scuola Archeologica Italiana di Atene. All’Università di Pisa Salvatore Vitale ha, inoltre, tenuto per diversi anni il corso di Greek and Roman Archaeology (in lingua inglese), per il Foundation Course, Humanities.
Dal 2009, Salvatore Vitale dirige a Coo il “Serraglio, Eleona, and Langada Archaeological Project” (SELAP), un progetto sotto l’egida scientifica della Scuola Archeologica Italiana di Atene. Dal 2018, egli riveste inoltre un ruolo importante all’interno di KASP “Еπιϕανειακή Έρευνα στο νησί της Κω – Kos Archaeological Survey Project”, un progetto della Sovrintendenza per le Antichità del Dodecanneso, diretto da Maria Michailidou in collaborazione con Toula Marketou, Salvatore Vitale e Calla McNamee. All’interno di KASP, Salvatore Vitale co-dirige (co-director and field director) il gruppo degli archeologi esterni, che collaborano con la Sovrintendenza per le Antichità del Dodecanneso alla realizzazione del progetto.
Rispettivamente dal 2006 e dal 2015, Salvatore Vitale è anche un membro senior degli staff di ricerca del Mitrou Archaeological Project (MAP) in Ftiotide e del Palace of Nestor Excavations (PONEX) a Pylos. Co-diretto da Aleydis Van de Moortel e †Eleni Zahou (2004-2021) e successivamente da Aleydis Van de Moortel e Euthymia Karantzali (2021-presente), MAP è una synergasia tra l’Università del Tennessee e la Sovrintendenza per le Antichità della Ftiotide e dell’Evrytania, sotto gli auspici della Scuola Americana di Studi Classici ad Atene. In questo progetto, Salvatore Vitale è il principal investigator per lo studio delle ceramiche comprese tra il Tardo Elladico IIA e il Tardo Elladico IIIB. Diretto da Sharon Stocker e Jack Davis (2015-presente), PONEX è, invece, un progetto dell’Università di Cincinnati sotto gli auspici della Scuola Americana di Studi Classici ad Atene. A Pylos, Salvatore Vitale dirige il gruppo che si occupa di studiare le ceramiche dell’Età del Bronzo.
Pubblicazioni selezionate
Vitale, S. 2018. Le classi ceramiche della “tradizione mista” a Kos nel Tardo Bronzo IA, (Archaeopress Publishing Ltd), Oxford. ISBN: 978 1 78491 886 6.
Vitale, S. (ed.). 2022. ΑΙΓΑΙΟΣ. Studi sul Mediterraneo antico presentati a Giampaolo Graziadio, in ΑΓΩΓΗ, Atti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, Università di Pisa 14-18, Pisa. ISBN: 978-88-3339-621-7.
Vitale, S., Stocker, S.R., and Davis, J.L. 2022. “The Destructions of the Palace of Nestor at Pylos and Its LH IIIA Predecessor as a Methodological Case Study,” in R. Jung and E. Kardamaki (eds.), Synchronizing the Destructions of the Mycenaean Palaces, (Mykenische Studien 36), Vienna, pp. 121-148. ISBN: 978-3-7001-8877-3.
Vitale, S., Marketou, T., McNamee, C., and Michailidou, M. 2022. “The Kos Archaeological Survey Project and the Site of Ayios Panteleimon in the Northeast Koan Region,” in ASAtene 99, pp. 108-142. ISSN: 0067-0081.
Vitale, S. and Van de Moortel, A. 2020. “The Late Helladic IIIB Phase at Mitrou, East Lokris: Pottery, Chronology, and Political Relations with the Palatial Polities of Thebes and Orchomenos/Glas,” in ASAtene 98, pp. 9-59. ISSN: 0067-0081.
McNamee, C. and Vitale, S. 2020. “Langada Revisited: Construction Practices, Space, and Sociocultural Identity in the Koan Burial Arena During the Mycenaean Palatial and Postpalatial Periods,” in J.M.A. Murphy (ed.), Death in Late Bronze Age Greece: Variations on a Theme, (Oxford University Press), New York, pp. 214-247. ISBN: 9780190926069.